venerdì 8 novembre 2013

Intervista a Repubblica: “Contano gli iscritti, non solo le primarie”

Cuperlo, come si è arrivati dall’orgoglio dei tesseramenti alla vergogna delle tessere gonfiate, dei brogli nei circoli?
«Ho un rispetto profondo per gli iscritti al mio partito. Sono un tesoro di impegno civile e umanità. In questi anni si sono fatti carico di tutto, dal montaggio dei gazebo alle campagne elettorali. È un patrimonio di persone perbene con una forza di volontà e una passione che tolgono il respiro. Noi dobbiamo convincerli che il loro è un partito sano e trasparente e che i tesseramenti gonfiati, per quanto circoscritti, sono un oltraggio prima di tutto verso chi ha resistito all’invito martellante che vedeva il nostro partito e in generale i corpi sociali come un residuo da cancellare. E per questo che ho sollevato il problema, perché ne va della nostra identità».
Sia Renzi che lei non potevate non sapere.
«Ho chiesto che si andasse fino in fondo, senza guardare a chi ne ha beneficiato. Perché nessuno può beneficiare di metodi che sono un danno per tutti. Da mesi io parlo del paese, di come rinnovare l’ambizione e la speranza di una sinistra vincente. Ma ritengo del tutto sbagliata l’idea che gli iscritti siano un ingombro, un sovrappiù rispetto all’appello diretto al popolo». ( Leggi l'intervista )

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